MB 87


L’EDITORIALE

 

BELLO, BUONO, BEN FATTO

Bello, buono, ben fatto. Sono tre attributi sui quali il nostro paese e i nostri territori da anni cercano di costruire, con risultati anche molto apprezzabili, il successo italiano sui mercati internazionali.

La straordinarietà di questa semplice formula è che può essere indistintamente applicata a un gran numero di prodotti, beni, servizi e altro ancora con la stessa efficacia. Basti pensare all’industria della moda a tutto ciò che ruota intorno ad essa, a cominciare dal nostro meccanotessile che fornisce tecnologia avanzatissima per questo settore che è riuscito a sedurre i consumatori di mezzo mondo. Oppure al settore del “food & beverage”, con un’enogastronomia che non ha eguali nel panorama internazionale, oppure la grande capacità e il gusto dei nostri eccezionali artisti artigiani. Ma ciò vale anche per l’immagine del nostro territorio: il paesaggio, la natura, il mare, i monti, le città d’arte, la storia: uno spot invidiabile per il nostro turismo, che però non sempre siamo riusciti a vendere sfruttandone appieno le potenzialità. Con le dovute proporzioni si tratta di un motto che potrebbe richiamare il più grande periodo della nostra storia dopo i fasti dell’Impero Romano: il Rinascimento, quando l’Italia era diventata la fucina di opere e manufatti di bellezza assoluta, unitamente a un grande territorio di sperimentazione di innovazioni che avrebbero cambiato il mondo.