MB 80


L’EDITORIALE

 

40 ANNI INSIEME

Un viaggio lungo quarant’anni in tutto il mondo, senza muoversi dalle montagne biellesi.
È quello che abbiamo compiuto con questi 80 numeri della nostra rivista dal 1979 ad oggi, da quando a mio fratello Ezio venne l’idea di rendere Biella non solo una zona geografica, ma uno stile di vita, un modo di essere, di produrre, vestire, mangiare, fare cultura.
La scommessa era riuscire a mostrare al mondo cosa ci fosse dietro i tessuti più eleganti e raffinati mai prodotti. La difficoltà era riuscire a vincere la naturale ritrosia della gente biellese, che non a caso ha eletto l’orso come simbolo del proprio territorio sullo stemma della città.
Una città che, con la sua discrezione e sobrietà ha saputo aprirsi al mondo, mandando in avanscoperta gli straordinari prodotti del lavoro dei suoi opifici e che oggi, al passo con i tempi, comincia a uscire dal guscio, abbandonando la sua riservatezza e imponendosi addirittura come nuova Città Creativa riconosciuta dall’Unesco.
Anni fa, quando venne a Biella in visita, il Presidente della Repubblica Sandro Pertini “sgridò” gli imprenditori biellesi perché sui loro splendidi tessuti non apponevano l’etichetta Made in Biella, che veniva puntualmente usurpata dal Made in… dei confezionisti e dei sarti che li utilizzavano per trasformarli in vestiti di lusso.
Oggi Biella può aspirare a fare in proprio il lavoro di comunicazione per nobilitare ulteriormente la moda prodotta dalle sue fabbriche, ma anche i cibi, i luoghi, la cultura, la storia e i personaggi del suo territorio. Una lenta crescita, per raggiungere la quale ci piace pensare di avere contribuito anche noi in questi 80 numeri di Made in Biella negli ultimi 40 anni.