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L’EDITORIALE

 

LE MACCHINE CHE CREANO BELLEZZA

Ogni quattro anni, visitando i padiglioni dell’Itma, ci sorprendiamo per la qualità e la crescita dello sviluppo delle tecnologie meccanotessile.

Il fatto che però ci affascina di più è che, fin dall’inizio della fabbricazione di queste straordinarie macchine, il mondo della meccanica con viti bulloni e congegni, sostituito negli ultimi anni da quello dell’elettronica fino alle soglie dell’intelligenza artificiale, sia riuscito a declinarsi in questo comparto come produttore di magia e bellezza.
È come se due mondi, considerati agli antipodi, si incontrassero e riuscissero a lavorare insieme per creare prodotti da sogno, mettendo insieme l’hardware ingegnoso, strutturale, pesante e metallico, con il genio e la fantasia del gusto, alla ricerca della bellezza sempre più verso l’assoluto.
Il comparto tessile-abbigliamento-moda è uno dei pochi che riesce a favorire questa alleanza. Esperienze così felicemente produttive ci vengono in mente solo nel design più ricercato, nella costruzione di automobili di alta gamma che fanno sognare il mondo, nella capacità di riprodurre la tradizione artigiana per la preparazione di cibi che hanno ingolosito i mercati internazionali.
Ma nella moda il felice matrimonio tra la tecnologia e il genio dell’uomo, tra le macchine e le mani e gli occhi insostituibili di chi pensa, progetta e realizza tessuti da favola, è forse l’esempio più incredibile straordinario del lavoro in sinergia tra il mondo della tecnica e quello delle emozioni immateriali.